Barbaraa PagniniL’Arte della Meraviglia
Tanto peggio! verso la gloria altre mi guideranno
con le loro trecce annodate alle corna della mia fronte:
tu sai, mia passione, che purpurea e già matura,
ogni melograna scoppia e mormora d’api;
e il nostro sangue, preso da chi lo sta per cogliere,
scorre per tutto lo sciame eterno del desiderio.
Nell’ora in cui questo bosco d’oro e di cenere si tinge,
una festa si esalta tra il fogliame spento:
Etna! è su di te visitato da Venere
che posa sulla tua lava i suoi calcagni ingenui,
quando tuona un triste sopore o la fiamma vacilla.
Ho la regina!
Sicuro castigo…
No, ma l’anima
vuota di parole e questo corpo pesante
tardi soccombono all’altero silenzio del meriggio:
presto bisogna dormire nell’oblio dell’empietà,
sulla sabbia assetata giacente e come mi piace
aprire la bocca al possente astro dei vini!
da “Pomeriggio di un fauno” Mallarmé