da quel teatrino di carta la dama
e il cavaliere perduti sullo sfondo
di una sala di festa illuminata
sorpresi in atto di muta domanda
o nell’attesa forse dei cavalli
fatati che bevvero alla fonte
di cristallo dei fiumi del sogno
e che ancora galoppano lontano
da un azzardo cardinale di venti
verso il centro dove la rosa avvampa
Giulio Stocchi, Di làultima modifica: 2010-12-27T00:14:14+01:00da
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